

'Realizzare l' impossibile'', Teodor Currentzis a Santa Cecilia
Il direttore e Utopia Orchestra a Roma il 16 aprile
Concerto da non perdere il 16 aprile all' Accademia di Santa Cecilia con il direttore Teodor Currentzis, tra i più richiesti del panorama internazionale, che torna a Roma dopo poco più di un anno con la sua Utopia Orchestra. Nato ad Atene nel 1972 ma formatosi musicalmente anche in Russia, Currentzis domina a scena per l'audacia interpretativa, la tensione artistica, l'approccio anticonvenzionale e il carisma magnetico. La serata - alle 20:30 nella Sala Santa Cecilia dell' Auditorium Parco della Musica - si apre con il Concerto per pianoforte n. 2 di Brahms - solista il pianista francese Alexandre Kantorow - e la Quarta Sinfonia di Mahler con il soprano svizzero Regula Mühlemann. L'Orchestra Utopia, composta da più di cento musicisti provenienti da una trentina di Paesi, è stata fondata con lo scopo artistico di creare senza compromessi ciò che l'immaginazione musicale dei professori d'orchestra concepisce, cercare il suono perfetto e unire le persone con un'idea musicale condivisa. "La prima cosa che soffre della globalizzazione è l'intimità - ha spiegato il direttore -. L'emozione, l'unità e la dedizione di cui parlo si trovano molto probabilmente nel lavoro di un singolo musicista o di un piccolo collettivo. Vogliamo portare questa identità cameristica e questa intimità nella strumentazione completa di un grande concerto sinfonico. Quindi rinunceremo a ciò che conoscevamo e faremo un salto. Naturalmente, si tratta di un'idea utopica. L'utopia è qualcosa di impossibile, ed è questo che ci attrae: realizzare l'impossibile". Il Concerto per pianoforte n. 2 di Brahms è considerato per la sua complessità tecnica uno dei concerti di più difficile esecuzione accanto al Secondo Concerto di Prokof'ev e al Terzo Concerto di Rachmaninov. Fu eseguito per la prima volta dallo stesso Brahms, pianista eccellente, a Budapest il 9 novembre 1881. Nella seconda parte, la Quarta Sinfonia di Mahler, lavoro che, come la Seconda e la Terza, accoglie al proprio interno l'intervento vocale, a differenza delle sinfonie immediatamente successive che segnano un ritorno verso la musica "pura".
O.Yip--ThChM